Il movimento dei disoccupati organizzati di Napoli torna in piazza per chiedere lavoro e dignità.

Un sit-in in piazza Municipio, poi divenuto  un corteo, scortato dalla polizia, per riportare sotto la lente dell’attenzione pubblica le condizioni del mondo del lavoro nella nostra regione. La Campania infatti registra uno dei più alti tassi di disoccupazione e povertà del paese. Solo a Napoli si stima ci siano oltre 2000 individui che vivono sotto la soglia di povertà.

Dati allarmanti, frutto anche del complesso periodo storico, che ha visto negli ultimi anni susseguirsi la pandemia la guerra e il carovita, con le bollette schizzate alle stelle. A peggiorare la situazione poi, l’abolizione del reddito di cittadinanza voluto dal governo meloni e che diverrà operativa entro il 2024. Dopo il concentramento in piazza municipio, proprio sotto  palazzo San Giacomo, i manifestanti hanno organizzato un corteo che ha sfilato per le strade del centro fino ad arrivare sotto la prefettura in piazza plebiscito. Un percorso che passa sotto le istituzioni cittadine, ritenute responsabili se non per la situazione, determinata da uno scenario globale, ma per non  essere state in grado di trovare soluzioni efficaci per porre un argine alla deriva sempre peggiore che il mondo del lavoro sta prendendo

DiRedazione

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