Il silenzio delle curve stride con il gioco e le vittorie della squadra. Parte da questo paradosso la petizione “rivogliamo il nostro stadio” nata dalla voglia che l’attuale stadio Maradona possa eguagliare il San Paolo dei primi due scudetti. Tra i promotori del comitato tanti tifosi doc come lo scrittore Maurizio De Giovanni, il notaio Dino Falconio, il manager Riccardo Monti, l’imprenditore Lello Carlino e l’avvocato Luigi Tuccillo. La volontà dei firmatari è creare nello stadio la stessa aria di festa che già da diversi giorni si respira in giro per la città, tra sagome di calciatori e torte dedicate ai  campioni azzurri. Ad impedire che la festa scoppi anche a Fuorigrotta influisce anche il regolamento d’uso del Maradona che al momento non consente ai tifosi di introdurre bandiere e fumogeni. Bisogna inoltre che il tifo  organizzato torni tale, spiegano i promotori, perché da troppo tempo non si vede più nulla. Comune, calcio Napoli e le diverse componenti dei tifo napoletano devono sedersi attorno ad un tavolo per trovare un punto di incontro anche sul regolamento che al momento impedisce un adeguato festeggiamento. Intanto il premio Oscar Paolo Sorrentino lancia l’appello a cantare, in occasione della agognata festa, “La notte vola” di Lorella Cuccarini nella versione riadattata per l’occasione “L’azzurro t’innamora”.