I pronto soccorso cittadini chiedono di fermare l’arrivo di pazienti  causa mancanza di posti letto. Il 118 ha pochi medici a disposizione ,   avendone persi ben 45 negli ultimi 18 mesi, e lavora in affanno. E’ questa la fotografia della sanità campana. I problemi sono sempre gli stessi: non esiste una adeguato aiuto da parte della medicina territoriale per cui la stragrande parte della cittadinanza ricorre in prima battuta al pronto soccorso, la rete attuale dell’emergenza non è sufficiente a gestire una platea di un milione di cittadini solo a Napoli senza contare turisti e pendolari. Si sfoga il direttore della centrale operativa regionale del 118, Giuseppe Galano che si sofferma sull’emorragia di medici di tutta la rete dell’emergenza. Una carenza dovuta all’incredibile carico di lavoro ma anche ad un trattamento economico non adeguato. Molti sono i camici bianchi, racconta Galano, che  si spostano in altre branche della medicina per guadagnare di più, sarebbe il caso di remunerare in maniera più soddisfacente soprattutto quei medici che sono pronti a lavorare in trincea, osserva Galano.

DiRedazione

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