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Dal carcere, Gennaro Lametta, proprietario del bus della strage di Acqualonga, ha denunciato i meccanici che curarono la manutenzione del mezzo prima dell’incidente. Condannato a 9 anni, Lametta sostiene che la causa fu un errore umano e presenta un audio registrato in officina come nuova prova. I suoi legali chiedono la revisione del processo, ipotizzando falsa testimonianza e concorso in omicidio colposo.