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Il giudice del tribunale di Ibiza ha autorizzato il trasferimento della salma del dj napoletano morto a Ibiza a seguito di un intervento della Guardia Civil, sabato 19 luglio. Il corpo sarà cremato a Roma e poi, verosimilmente tra due giorni, la salma di DJ Godzi, sarà trasferita a Napoli. Il papà, noto medico, primario emerito del trauma center del Cardarelli di Napoli, ha fatto sapere che studierà personalmente gli esami integrativi svolti sul corpo del figlio e che non ci sarà una seconda autopsia giunti in Italia. Emergerebbero già i primi risultati della tac total body e della risonanza magnetica eseguita la scorsa settimana in una clinica di Ibiza: aria nei polmoni, sette costole fratturate e due clavicole rotte. Il dj è stato trovato ammanettato mani e piedi e, secondo alcune testimonianze degli amici, pestato dagli agenti spagnoli, chiamato da alcuni vicini di casa per musica alta e presunte colluttazioni tra Michele Noschese.
Intanto la famiglia del dj ha revocato l’incarico all’avvocato spagnolo ed ha affidato il lavoro al Professore Giovanni Cerino che affiancherà l’avvocata Rossana Alvaro. Il dottor Giuseppe Noschese rientrerà in Italia a bordo di una nave per riportare a Napoli l’auto di Michele e alcuni effetti personali. Al vaglio degli inquirenti ora anche un video in cui vengono ripresi gli ultimi momenti del dj 35enne: la colluttazione con un vicino di casa e la sua presunta compagna che scappa da un balcone accanto. La data dei funerali non è ancora stabilita ma continuano nel mondo i tributi al dj napoletano.