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Con la candidatura unitaria di Piero De Luca alla segreteria del Pd campano non solo si mette la parola fine al commissariamento del partito durato oltre due anni ma si pone un tassello fondamentale nell’alleanza Pd-5stelle- Vincenzo De Luca. La corsa solitaria del figlio del governatore uscente è il primo passo per aprire alla candidatura condivisa di Roberto Fico alla presidenza della Regione Campania anche se De Luca senior non si lascia sfuggire l’occasione per creare un po’ di scompiglio. “Fico non è il candidato, prima ci vuole il programma e poi i nomi altrimenti mando tutti al diavolo” tuona il governatore che sulla candidatura in solitaria del figlio aggiunge “è una scelta che ha fatto la segretaria, non faceva parte di un accordo e tra l’altro è Piero che sta facendo un piacere al Pd e non il contrario”. Parole a parte, l’intesa appare blindata ma da definire. De Luca vorrebbe due liste riconducibili a lui ma non è affatto certo che le otterrà anche perché rischierebbe di sottrarre troppi consenti al partito guidato dal figlio mentre qualcuno ipotizza che potrebbe fare il capolista della sua civica. La prima scadenza è fissata dal 25 al 28 settembre quando si voterà per la segreteria regionale mentre si attende l’arrivo di Giuseppe Conte a Napoli per l’investitura ufficiale di Roberto Fico.