Ore 10.07, il sangue di San Gennaro si è sciolto. Legame d’amore, prodigio di passione, miracolo che si rinnova tra una città, il suo patrono e la comunità sparsa in tutto il mondo. E poi il pensiero subito alla guerra in medio oriente.
L’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia ad inizio celebrazione ha mostrato un videomessaggio di padre Gabriel Romanelli della parrocchia di Gaza dove in migliaia soffrono e muoiono, soprattutto i bambini
Una città che è vicina ai popoli in guerra nel mondo ma anche alle ferite di una Napoli che soffre. Le lacrime di battaglia tra gli applaudi di un duomo stracolmo di fedeli.
La chiesa di Napoli è in festa per il suo patrono senza smettere di guardare alla realtà concreta in cui il sangue dei martiri di ieri e di oggi continua a scorrere, e in alcune zone del mondo senza mai fermarsi.