Il 23 novembre 1980, alle ore 19:34, la terra tremò sotto i piedi della popolazione irpina con una violenza devastante, lasciando nel suo cammino un bilancio tragico di oltre 3.000 vite spezzate, migliaia di feriti e sfollati. “Fate presto” il grido di dolore e disperazione che ancora oggi risuona.
In soli 90 secondi, il terremoto infranse le certezze di una comunità intera, segnando in modo indelebile la storia della nostra terra.
Questo anniversario non rappresenta solo un momento di commemorazione, ma un’opportunità per rinnovare il nostro impegno verso la memoria e la solidarietà, lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando l’impegno dei tanti volontari che accorsero in Irpinia e poi il Presidente ha richiamato la costante necessità di adeguare i sistemi di monitoraggio e ricerca di adeguate soluzioni antisismiche. Tanti i commenti dal mondo della politica che sono giunti in queste ore per ricordare la tragedia dell’Irpinia, l’importanza della prevenzione e insieme la solidarietà verso un popolo che con orgoglio si è riuscito a rialzare e ripartire.
È fondamentale dunque, il pensiero comune, mantenere viva la memoria di coloro che hanno perso tutto e non dobbiamo mai dimenticare il coraggio di chi ha lottato per ricostruire, mantenendo viva la fiamma della solidarietà.


