Riunioni che si sarebbero svolte non nelle sedi istituzionali, ma nei bar o addirittura al mare. È quanto emerge dall’inchiesta della Guardia di Finanza che coinvolge alcuni consiglieri municipali. Stando alle indagini, molte sedute di commissione venivano dichiarate come regolarmente svolte, pur avvenendo da remoto, per la durata di una manciata di minuti, il tutto in luoghi informali come un bar, un parco o un lido balneare. Un sistema che avrebbe prodotto costi raddoppiati rispetto ad altre città, facendo maturare gettoni di presenza indebiti, per un totale stimato di oltre otto milioni di euro l’anno solo per stipendi.
La Procura ha avviato nuovi accertamenti e non si escludono nuovi sviluppi mentre si infiamma il dibattito politico e si chiede a gran voce una riforma delle Municipalità e una legge ad hoc per ridurre sprechi e abusi.


