B&b, le regole del Comune
Napoli dice stop all’overtourism nel cuore della città. Il Comune vara un nuovo piano per i b&b nel centro storico. Solo tre abitazioni su dieci potranno essere destinate ad affitti brevi, le altre dovranno restare residenziali. La misura entrerà in vigore all’inizio del 2026 e punta a difendere il patrimonio Unesco, ma soprattutto a tutelare i residenti, sempre più penalizzati dall’aumento dei canoni e dallo svuotamento dei quartieri storici. Il piano prevede regole più rigide, controlli rafforzati e un monitoraggio costante delle attività autorizzate. L’obiettivo è quello di garantire un equilibrio tra accoglienza turistica e qualità della vita, senza trasformare il centro storico in un grande albergo. Secondo il Comune, Napoli resta una città aperta ai visitatori, ma con limiti chiari e sostenibili. Una scelta che da un lato sostiene i residenti e la vivibilità della città, dall’altro crea preoccupazione a chi lavora nel settore turistico. Intanto dopo dopo la sentenza della Consulta sulla legge della Toscana, il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Manfredi sottolinea la necessità di una norma quadro nazionale che recepisca questa indicazione e che definisca con precisione i poteri dei sindaci nella regolazione degli affitti brevi.


