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Ventiquattro ore dopo l’ultimo rinvenimento i carabinieri hanno scoperto un’altra consistente piantagione di cannabis sui Monti Lattari.
A Pozzano di Castellammare di Stabia e nel bosco i militari hanno individuato tre piazzole con 120 piante di cannabis indica alte 120 centimetri. La droga è stata distrutta, mentre i rastrellamenti continuano.
Dal 14 marzo nei territori montuosi e impervi dei Monti Lattari, noti per essere diventati negli anni un crocevia per la coltivazione e lo smercio di droga, è in corso l’operazione Continuum Bellum 3, condotta dai Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, affiancati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”. Questo è il terzo anno consecutivo che i militari setacciano la zona, caratterizzata da terreno fertile per le coltivazioni di marijuana e da una conformazione tale da offrire alla criminalità rifugi per droga e armi, molto difficili da raggiungere e scovare.
Il bilancio provvisorio dell’operazione, che continuerà per tutta l’estate, parla di oltre 670 piante di cannabis individuate e distrutte, distribuite in almeno 17 piazzole tra Gragnano, Castellammare e Lettere. Le piante, in varie fasi di crescita, hanno raggiunto anche altezze superiori a un metro e mezzo, segno di una coltivazione ben avviata.
In più punti del territorio, tra grotte, anfratti e insenature, i militari hanno rinvenuto due chili di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio, oltre a bilancini di precisione.
L’obiettivo resta quello di liberare il territorio da droga e armi, restituendolo ai cittadini e spezzando le radici del narcotraffico nella cosiddetta ‘Giamaica del Sud’.