Biblioteche, conservazione, territorio, comunità, intercultura, intelligenza artificiale, innovazione, Napoli 2500: questi alcuni dei temi
del progetto SBAM, acronimo di San Bonaventura Biblioteche Archivi e Musei, che sono stati al centro della due giorni organizzata dalla Fondazione San Bonaventura di Napoli, tenuta nella Biblioteca “Fra Landolfo Caracciolo”, nel Complesso di San Lorenzo Maggiore in via Tribunali,
inserito nel contesto delle celebrazioni dei 2500 anni di Storia di Napoli.
Al termine del meeting, alla quinta edizione, sono stati resi i noti i nomi delle tre strutture vincitrici del premio Maneant Sbam 2025 che valorizza la resilienza di operatori e strutture culturali, cui sono andati tre assegni da mille euro ciascuno.
“L’edizione 2025 spiega Luigi Arrigo, direttore della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino di Piedimonte Matese e vicepresidente della Fondazione San Bonaventura, curatore del meeting “SBAM Incontri ravvicinati” – si inserisce nel solco degli eventi promossi per il bimillenario di Napoli. Abbiamo deciso di partire dedicando un focus all’importanza che Napoli e le testimonianze documentali raccolte nei suoi tanti istituti culturali hanno per la Cultura Italiana e non solo, creando poi un ideale ponte verso il futuro, affrontando le nuove sfide che il cd “digitale evoluto” e l’intelligenza artificiale pongono al ruolo di mediazione dell’operatore culturale”.
La due giorni ha visto la partecipazione di esperti e operatori culturali giunti da tutta Italia.


