Nuove accuse per Marco Di Lauro, figlio del boss Paolo di Lauro e fondatore dell’omonimo clan napoletano di Secondigliano. I Carabinieri del Nucleo investigativo e la Direzione distrettuale antimafia di Napoli lo ritengono il mandante di un omicidio avvenuto il 4 gennaio 2008 ai danni di Eugenio Nardi, affiliato al clan Sacco-Bocchetti alleato degli scissionisti, acerrimi nemici dei Di Lauro. La vittima venne assassinata mentre si trovava in auto, nella zona di San Pietro a Patierno: i killer entrarono in azione in sella a una moto con in testa caschi integrali. Si avvicinarono alla sua vettura e il passeggero gli sparò prima un colpo di pistola alla nuca e poi una raffica al torace. Le misure cautelari notificate dai militari dell’arma riguardano mandanti ed esecutori materiali di quell’omicidio, il primo di camorra del 2008. Questi i nomi delle persone colpite dal provvedimento notificato in carcere: Nunzio Talotti, 44 anni; Raffaele Musolino, 40 anni; Pasquale Spinelli, 46 anni e Gennaro Vizzaccaro, 47 anni.