Castel Volturno, i detenuti ripuliscono l'arenile

Il lavoro nobilita l’uomo e riabilita chi deve pagare il proprio debito alla società. Una ventina di volontari si è ritrovata alla foce del Volturno per ripulire una parte di spiaggia da detriti e immondizia portati dal fiume e accumulatisi anche per l’incuria dell’uomo

Il lavoro nobilita l’uomo e riabilita chi deve pagare il proprio debito alla società. Una ventina di volontari si è ritrovata alla foce del Volturno per ripulire una parte di spiaggia da detriti e immondizia portati dal fiume e accumulatisi anche per l’incuria dell’uomo. Ebbene, grazie all’assessore all’ambiente del Comune di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, alla onlus “Plasticfree”, attiva sul territorio, e in sinergia con l’associazione non profit “Seconda Chance”, un gruppo di detenuti del carcere di Secondigliano ha partecipato con grande entusiasmo alla pulizia dell’arenile per una domenica ecosostenibile e inclusiva. Oltre 40 i sacchi di materiale plastico raccolti che si sommano  a molti rifiuti pesanti rimossi.

E proprio alla luce del grande lavoro da compiere per bonificare quest’angolo di riserva naturale c’è tutta l’intenzione non solo di fare presto il bis ma anche di intensificare tali esperienze in linea con le direttive di Lucia Castellano, Provveditore alle carceri della Campania, del Direttore del Penitenziario di Secondigliano, Giulia Russo, e dell’educatrice Gabriella Di Stefano. “Tutti dobbiamo avere maggiore attenzione all’ambiente e questi ragazzi hanno dimostrato di avere grande sensibilità” ha dichiarato Renato Venezia, responsabile “Plasticfree” Campania.