In vista delle regionali, il confronto tra Fico e Cirielli si concentra su sanità, fine vita, lavoro, autonomia differenziata, modello Caivano ed emergenze ambientali.
Cirielli vuole dimezzare le liste d’attesa con più fondi, nuove assunzioni e un sistema misto pubblico–convenzionato.
Fico punta sulla medicina territoriale, consultori e salute mentale per decongestionare i pronto soccorso.
Sul fine vita Fico parla di “punto di civiltà”, mentre Cirielli, pur cattolico, ricorda che lo Stato è laico e la competenza è nazionale.
Sul lavoro Cirielli attacca le “peggiori performance” della coalizione avversaria e propone un reddito per formarsi.
Fico replica: “I giovani non oziano”, e rilancia su innovazione e alleanza tra università e imprese, citando Napoli Est.
Cirielli accusa la Regione di aver spinto via 200mila giovani; Fico risponde: “Retorica di basso livello”.
Sull’autonomia differenziata Fico parla di “progetto scellerato”, Cirielli di “narrazione falsa”.
Sul modello Caivano Cirielli rivendica punizione e rieducazione; Fico lo nega: “Esiste un solo modello di sicurezza”.
Entrambi concordano sulla necessità di arginare le infiltrazioni camorristiche.
Intesa anche sul diminuire il conferimento al termovalorizzatore di Acerra.
Un confronto acceso, che segna un finale di campagna elettorale sempre più teso.


