È un complesso intervento quello che ha consentito al dottor Guido Oppido, direttore dell’UOC di Cardiochirurgia Pediatrica, e alla sua équipe di salvare la vita del piccolo Rayan. Il bimbo, scampato all’orrore di Gaza, era arrivato all’Ospedale Monaldi di Napoli per essere curato da una grave cardiopatia congenita che in breve tempo non gli avrebbe lasciato scampo. In queste condizioni il piccolo mostrava ormai gravi segni di affaticamento cardiaco, da cui l’esigenza di procedere con l’intervento. «È stata una ricostruzione molto complessa, ma alla fine tutto è andato per il meglio» afferma Oppido. Nei giorni scorsi Rayan si è ristabilito del tutto ed è stato dimesso.
«Dietro a ogni successo clinico c’è un lavoro di squadra che unisce professionalità, competenza e un profondo senso di umanità – commenta la direttrice generale Anna Iervolino. È questo il valore che rende il Monaldi un punto di riferimento nazionale e internazionale nella sanità pubblica».


