Sono stati eseguiti stanotte nuovi esami strumentali sul corpo di Michele Noschese, il dj napoletano morto ad Ibiza dopo l’intervento della Guardia Civil nella notte tra il 18 e 19 luglio. L’autopsia è stata già eseguita ma senza un consulente di parte. Il padre del producer, Giusepe Noschese, ha dunque richiesto delle integrazioni, in particolare una tac body e una risonanza magnetica body eseguiti questa notte nella Policlinica Nuestra Senora del Rosario di Ibiza alla presenza del perito di parte il medico legale Juan Luis Poncela.
Intanto la Direzione generale della polizia spagnola sostiene che all’esito di una indagine dettagliata e approfondita volta a chiarire le causa del decesso ci sarebbe la continua assunzione di droga del dj.
La stessa autopsia, viene sottolineato, non ha evidenziato segni di violenza sul corpo del giovane, ma la famiglia del producer continua a volerci vedere chiaro.
Sabato mattina – si legge in un comunicato della Guardia Civil – gli agenti sono intervenuti nel complesso di Roca Lisa, dopo varie segnalazioni da parte dei residenti di “gravi alterchi e colluttazioni” in un’abitazione. A quanto pare, sottolinea la Guardia civil, una donna, presunta compagna di Noschese, era fuggita da un balcone per salvarsi dall’aggressione dell’uomo. La giovane aveva riportato numerosi lividi e si era rifugiata nella casa vicina, temendo che l’aggressore potesse continuare a farle del male. Sempre secondo la ricostruzione della Guardia civil, il giovane aveva avuto anche “una violenta discussione con due individui presenti nell’abitazione”.
Al loro arrivo gli agenti hanno visto Noschese – “evidentemente sotto l’effetto di droghe” e “in preda ad allucinazioni” – saltare dal balcone ed era entrato nella casa del vicino, un anziano, che “minacciava con un coltello mentre lo teneva per il collo”.
Ora bisogna chiarire cosa sia accaduto in quelle ore. Secondo la testimonianza di Raffaele Rocco, unica persona presente in casa al momento del tragico evento, il dj era ammanettato mani e piedi ed era tumefatto. Si attendono gli esiti dei nuovi esami.