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E’ stato rinchiuso nel carcere di Salerno Christian Persico, il 36enne accusato di aver ucciso l’ex compagna, Tina Sgarbini, una relazione interrotta da un paio di mesi. Una separazione per lui inaccettabile, testimoniato anche dalle sue parole nella lettera lasciata per i genitori in cui fa intravedere anche la possibilità di un suo gesto estremo. “Il dolore è troppo grande, questa cosa non l’avrei mai accettata”, e poi “Crematemi”, spiegando dove trovare i soldi per il funerale. Parole chiare, ma mentre per l’omicidio sarebbe andato fino in fondo, sul suicidio qualcosa lo avrebbe fermato. Dinanzi agli inquirenti si è avvalso della facoltà di non rispondere e il legale conferma di averlo visto tranquillo e lucido. La lucidità con cui, sempre nella lettera ai genitori, ha voluto sottolineare di “aver perso la testa”. Probabilmente una prima pietra sulla strada della richiesta di infermità mentale momentanea.