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La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto degli obblighi direttiva sulla qualità dell’aria ambiente, dal momento che Napoli e Palermo superano “da diversi anni” i valori limite per il biossido di azoto (NO2) e i loro piani per la qualità dell’aria adottati “non sono adeguati per raggiungere la conformità in tempi brevi”. Lo annuncia l’esecutivo Ue precisando che ora il Paese ha due mesi di tempo per rispondere alle criticità segnalate da Bruxelles.
In assenza di una risposta “soddisfacente”, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato, quindi portare avanti l’iter di infrazione. La direttiva fissa valori limite per diversi inquinanti atmosferici che gli Stati membri sono tenuti a rispettare, tra cui il NO2. Qualora le concentrazioni di NO2 nell’aria superino tali valori limite, la normativa Ue impone agli Stati membri di adottare piani per la qualità dell’aria per garantire la conformità nel più breve tempo possibile.