Quelle che stiamo vivendo sono settimane che potrebbero totalmente ridisegnare la movida partenopea. Dopo l’ordinanza di Palazzo San Giacomo che, nell’area di Vico Quercia, vieta l’asporto dopo le 22 e impone la chiusura dei locali alle 00.30 in settimana e all’ 1.30 nel weekend, ora anche altri Quartieri di Napoli invocano interventi simili.
Dal Vomero a Chiaia “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli” chiede misure che possano restituire vivibilità a zone che di sera diventano quasi off limits per i residenti.
Quanto viene portato sotto i riflettori è anche che, con l’ordinanza di Vico Quercia, di fatto non si risolve il fenomeno ma lo si sposta unicamente.
Quello che però impedisce una misura che possa coprire l’intero territorio cittadino è che devono sussistere, caso per caso, ragioni di ordine pubblico o di superamento dei limiti stabiliti.
E allora mentre da Piazza Bellini e San Domenico, i residenti si preparano ad azioni mirate, da Vico Quercia, gestori di bar e pub annunciano ricorso con molti cittadini esprimono solidarietà agli esercenti auspicando che si possa trovare una via di mezzo capace di soddisfare tutti.


