Rischiano lo sgombero 9 famiglie di Pollena Trocchia, inquilini di case che furono confiscate dal Comune ai boss circa 35 anni fa. Su queste oneste famiglie pende lo sgombero imminente. Uno sfratto che tra poco sarà esecutivo lasciando senza dimora nuclei in cui ci sono anziani, disabili, studenti e bambini. Da qui la disperazione e la richiesta di aiuto e attenzione da parte degli inquilini. Si attende la pronuncia del Tar a cui si è rivolta l’avvocato Cristiana Piccolo che difende le famiglie, dopo il silenzio del Comune. La complessa vicenda ebbe inizio tra il 1989 e 1990 con la confisca del condominio alla famiglia camorristica Terracciano. Tali appartamenti hanno poi avuto contratti regolari d’affitto registrati tra il 2008 e 2012. Arriviamo al 2015 quando un sopralluogo dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati nominò gli inquilini, che erano ancora ignari della confisca, custodi degli immobili a titolo gratuito con divieto di pagare fitto ai vecchi proprietari. Ma nel 2024 viene loro notificato un decreto ingiuntivo così da custodi diventarono occupanti sine titolo. Da allora è stata avviata una trattativa con il Comune che ha acquistato gli immobili incorpandoli nel proprio Patrimonio indisponibile, ma ad oggi interpellato sulla vicenda non risponde, da qui la decisione di rivolgersi al Tar per la difesa dei diritti costituzionali di soggetti incolpevoli, vittime a loro volta della mafia. Un altro paradosso è la mancanza di documentazione che legittima lo sgombero, a partire dal Commissariato di Polizia di San Giorgio a Cremano, cui è stato conferito l’incarico.
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canale2105/06/2025