Riaprire le Chiese chiuse per aiutare gli impoveriti e i giovani

Itinerari culturali e di evangelizzazione nei quartieri della Maddalena e di Forcella  per mettere insieme le Chiese del  territorio, a sostegno dei minori e dei senza  fissa dimora, attraverso nuove forme di imprenditoria giovanile fondate sul welfare comunitario, lo sviluppo del territorio e la coesione sociale

Itinerari culturali e di evangelizzazione nei quartieri della Maddalena e di Forcella  per mettere insieme le Chiese del  territorio, a sostegno dei minori e dei senza fissa dimora, attraverso nuove forme di imprenditoria giovanile fondate sul welfare comunitario, lo sviluppo del territorio e la coesione sociale. Fulcro della straordinaria eredità del patrimonio artistico-culturale della città di Napoli sono le Chiese che custodiscono tesori di inestimabile valore. Tuttavia, molte sono rimaste chiuse e versano in uno stato di abbandono che umilia la loro importanza storica. Ebbene, la Commissione «Prima i poveri»,  promossa dall’Arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, per  analizzare  il Patrimonio della Chiesa di Napoli, tra le sue finalità ha il compito di restituire ai fedeli e ai visitatori le Chiese chiuse al nobile scopo di ridare dignità agli impoveriti e promuovere l’autoimprenditoria giovanile.

Obiettivi primari della riapertura delle Chiese, quindi, sono l’evangelizzazione e la fruibilità  di  Chiese parrocchiali, basiliche, oratori e complessi legati agli ordini religiosi e alle arciconfraternite affinché possano diventare luoghi di incontro e di preghiera per i fedeli nonché di carità per i più poveri contribuendo in tal modo a rafforzare il tessuto sociale e spirituale della città.