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Si delinea quello che è ormai è meglio noto come “Sistema Sorrento” e che ha portato agli arresti, tra gli altri, dell’ormai ex sindaco Massimo Coppola e di Lello il Sensitivo, al secolo Raffaele Guida.

Ascoltati dal GIP, nella giornata di ieri i due avevano deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Diversa la scelta degli altri indagati che oggi, dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari, Mariaconcetta Criscuolo, e al Pubblico Ministero Giuliano Schippi, hanno risposto alle domande delineando le loro verità.

In particolare, sotto la lente d’ingrandimento della Procura, c’è un’associazione “La Fenice” rappresentata da Danilo Amitrano che sarebbe stato una sorta di “prestanome” di Coppola.

Da quanto appurato dall’indagine della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, coordinata dalla Procura oplontina, l’Associazione avrebbe ricevuto circa 85mila Euro, dal Comune costiero, per l’organizzazione di eventi.

Quasi la metà, 34mila Euro, sarebbero stati utilizzati da Massimo Coppola per l’acquisto di beni personali di vario genere pagati attraverso la carta di credito collegata al Conto Corrente dell’Associazione