Donald Trump avverte i dazi saranno al 35% se l’ Europa non terrà fede ai 600 miliardi di investimenti promessi. L’investimento sarà utilizzato da Trump a suo piacimento.
“Ce li hanno garantiti per farci quello che vogliamo. E’ l’unica ragione per cui ho abbassato le tariffe al 15%”, ha avvertito riaccendendo la tensione anche sui microchip e sui farmaci destinatari a stretto giro ad un’aliquota fino al 250%.
Bruxelles, ufficialmente, non si scompone: il tetto del 15% continua a essere lo scudo presentato dalla Commissione Ue come una “polizza assicurativa” valida per tutti i settori, compresi medicinali.
Bruxelles si ribadisce poi “determinata a lottare su ogni singolo prodotto” ritenuto strategico, settore per settore, per strappare dazi zero o almeno il trattamento della nazione più favorita, pari al 4,8%. Gli aerei e i loro componenti saranno i primi a beneficiarne. Per tutto il resto, dal vino ai liquori, fino ai dispositivi medici e ai prodotti chimici, servirà invece pazienza in un negoziato che richiederà probabilmente mesi per definire l’accordo finale. Una partita in cui l’Italia intende far valere le sue priorità, a partire dall’agroalimentare.