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Un sistema criminale per pilotare appalti pubblici tra Campania e Sicilia: è quanto ipotizza la DDA di Napoli, che ha iscritto 34 persone nel registro degli indagati. Al centro dell’inchiesta c’è Nicola Ferraro, 64 anni, ex referente del clan dei Casalesi. Dopo la scarcerazione, secondo gli inquirenti, avrebbe messo in piedi una rete di imprese vicine alle mafie, pronte a infiltrarsi nella pubblica amministrazione, soprattutto in comuni del Casertano e in alcune Asl campane. Contestati reati come associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio. Ferraro avrebbe anche favorito imprenditori siciliani legati al clan Santapaola per vincere appalti a Catania.Tra gli indagati, amministratori pubblici, imprenditori, alcuni sindaci e il rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo, per un appalto legato alle pulizie.