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L’elezione di Elly Schlein a segretario nazionale del Pd apre a nuove scenari. Uno su tutti il recupero dell’alleanza con il M5S con inevitabili ripercussioni in vista delle prossime scadenza elettorali. A tre giorni dalla sua elezione, il  governatore De Luca ha preferito non commentare. La Schlein ancor prima che si andasse al voto aveva già pubblicamente bocciato l’idea di un eventuale terzo mandato del  governatore ed un ritorno all’alleanza con i grillini non farebbe altro che dare maggiore forza alla linea di rottura già tracciata dalla neo segretaria. Dopo l’appoggio allo sconfitto Bonaccini, De Luca cerca di rinsaldare la maggioranza convocando i segretari di tutti i partiti della coalizione di centrosinistra.  Intanto  sull’idea di esportare a livello nazionale l’esperienza del campo largo napoletano torna anche l’ex presidente della Camera, Roberto Fico che è perentorio “se i dem vogliono esportare il modello Napoli in Regione serve chiarezza sul terzo mandato di De Luca perché il M5S è chiaramente contrario”. Tende la mano alla neo segretaria il sindaco Manfredi che coglie nella nuova guida del Pd l’opportunità per rilanciare il campo riformista e progressista e recuperare l’alleanza con i 5stelle. Intanto per avere una idea della forma che prenderà il Pd di Elly Schlein bisognerà aspettare ancora un paio di settimane ma la linea è già tracciata. Largo ai giovani e alle donne. La presidenza del partito dovrebbe andare, salvo sorprese, al sindaco di Firenze, Dario Nardella. 

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