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L’intervento di restauro è stato questa mattina visibile in tutto il suo splendore: il bugnato in pietra è sgombro dalle scritte apposte dei teppisti ed è nuovamente valorizzato come un perfetto contrasto agli elementi marmorei di fregio che connotano i grandi finestroni della chiesa del Gesù nuovo. Ma non solo: l’intervento ha previsto un’opera di restauro anche nel fronte sinistro della chiesa. L’opera dall’alto valore storico e culturale si inserisce in un programma ampio di valorizzazione dei beni dei gesuiti, in particolare quelli della provincia euro-mediterranea della compagnia di Gesù.


Il neo parroco e superiore della comunità del Gesù Nuovo, padre Guglielmo Pireddu spiega che “Oltre al restauro della facciata l’operazione punta a recuperare un simbolo per la città e per la Chiesa tutta.
Restituire e riconsegnare alla vista i colori originari della facciata, ingrigita dal tempo, significa ri-colorare il nostro futuro. Tra le decorazioni che hanno ripreso vita è stato restaurato il melograno, antico simbolo biblico di fecondità e di vita eterna. Nella spiritualità dei Padri della Chiesa è simbolo dell’Eucarestia e della Chiesa”.

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