E’ stato ucciso per caso e per pura follia. All’indomani della morte di Francesco Pio Maimone, il 18 colpito da un colpo di pistola al petto nella zona degli chalet di Mergellina, la dinamica di quella scellerata notte prende corpo. Un gruppo di giovani litiga in quanto qualcuno nella calca ha versato il contenuto di un bicchiere sulle scarpe di un ragazzo, il presunto assassino che in preda all’ira impugna la pistola e esplode almeno 3 colpi, uno dei quali colpisce dritto al petto Francesco Pio. La gente inizia a fuggire. Il 18enne chiede aiuto, non riesce a respirare. E quella richiesta di aiuto, rivolta agli amici che erano con lui tutti estranei, Francesco Pio compreso, al litigio che ha preceduto gli spari, sono le ultime parole pronunciate dal 18enne. Quando l’ambulanza arriva al Vecchio Pellegrini, Francesco Pio è già morto. Finisce così senza una ragione, per una pura casualità mista a follia la vita di un 18enne di Pianura, un ragazzo perbene che lavorava la sera come cameriere sperando un giorno di poter aprire la sua pizzeria. Aveva da poco chiesto al cognato di aiutarlo a trovare un lavoro anche di giorno come muratore per arrotondare. Se ne è invece andato senza poter vivere la sua vita e realizzare i suoi sogni. Se ne è andato senza una ragione.  La famiglia di Francesco Pio chiede giustizia mentre gli investigatori stanno setacciano i sistemi di videosorveglianza della zona, consapevoli che il volto dell’assassino è stato con ogni probabilità inquadrato.

DiRedazione

Account ufficale della redazione di Canale 21, seguici in Tv e sul web www.canale21.it