Il Napoli ha appena vinto il quarto scudetto e De Laurentiis è uno dei protagonisti assoluti: ha puntato su Conte ed ha vinto. Ed ora vuole alzare l’asticella ulteriormente
76 anni e non sentirli. Un compleanno con in regalo il quarto scudetto, il secondo della sua gestione. Aurelio De Laurentiis sta riscrivendo la storia del club: due titoli in tre anni, mai nessuno come lui. Due scudetti, tre Coppe Italia ed una Supercoppa italiana: questo il palmares di un Napoli che da 15 anni è protagonista in Italia e nell’élite del calcio europeo.
Uno degli ultimi presidenti italiani a guidare un club, che sopravvive tra fondi di investimento e magnati. Una gestione vincente ed oculata, puntando sempre sul bilancio in ordine, uno dei punti di forza del club azzurro, acquistato proprio dalla fallimentare. Dal cinema ed Hollywood ha portato la sua filosofia al calcio.
Innovativo e vulcanico, perfino visionario, De Laurentiis difficilmente accetta la sconfitta: l’asticella sempre puntata verso l’alto e già lo sguardo puntato al prossimo obiettivo. La scorsa estate ha voluto fortemente Conte, l’ennesima scommessa vinta. Ed oggi lo corteggia per farlo restare in azzurro: fa leva sul contratto di altri due anni, sulla volontà di costruire un Napoli sempre più forte e sulla passione dei tifosi. Ma se sarà divorzio, stavolta non resterà spiazzato: pronto già il piano B, perché il patron ha sempre dimostrato di saper imparare dagli errori commessi.
Il nuovo obiettivo è ora la Champions League: un pallino del patron, la ciliegina su una torta già bellissima, soprattutto da venerdì sera. Ma è solo l’inizio per De Laurentiis. Anzi, il primo tempo. Nel suo mirino c’è ora un centro sportivo all’avanguardia ed all’altezza dei top club europei, poi uno stadio moderno da vivere 24 ore al giorno provando anche ad aumentare il fatturato. Il secondo tempo può ora iniziare, perché il bello deve ancora venire.