In 15 mesi il Comune di Napoli ha recuperato 205 milioni di euro, soprattutto da evasione Tari e Imu. Lo annuncia l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, spiegando che entro fine anno si potrebbe arrivare a 250 milioni. Tuttavia, queste risorse non sono ancora spendibili: servono modifiche alla legge di bilancio per evitare di vincolarle nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. Se il Governo interverrà, nel 2026 i Comuni potranno reinvestire i fondi direttamente sul territorio. Intanto, una parte sarà destinata al risanamento del disavanzo, che Napoli ha già ridotto di oltre un miliardo in tre anni. Il Comune punta a investire su scuole, verde urbano, igiene e servizi ai cittadini. Domani arriverà in Consiglio una “manovrina” da 17,5 milioni, frutto di un aumento della tassa di soggiorno, nuovi incassi Tari e Imu e una vendita immobiliare. Tra gli impieghi previsti: sostegno agli sfollati di Scampia e iniziative per i 2500 anni di Napoli. La riscossione, affidata alla società esterna “Napoli Obiettivo Valore”, continua a dare risultati positivi.
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