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Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore, è stato ucciso perché aveva contrastato il traffico di sostanze stupefacenti nel porto di Acciaroli

Angelo Vassallo aveva scoperto e contrastato il traffico di droga nel porto di Acciaroli che “era utilizzato come approdo della droga da smerciare nel territorio del Cilento e oltre”. E’ il duro atto d’accusa  lanciato da Dario Vassallo e Massimo Vassallo, fratelli di Angelo Vassallo e rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Fondazione intitolata al Sindaco Pescatore, sulla base delle risultanze dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, e quindi anche sull’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, avvenuto a Pollica il 5 settembre del 2010.

Inoltre per i fratelli Vassallo “c’è una responsabilità malavitosa, delinquenziale e politica dimostrata dal fatto che è stato ostacolato il lavoro della Fondazione che dirigono volto a cercare la verità sull’omicidio del Sindaco pescatore. Un’azione di disturbo che configura il reato di depistaggio  per i fratelli Vassallo che, però, paventano che possa intervenire la prescrizione, il che, essendo stato commesso da uomini dello Stato, sarebbe infamante, tuonano i fratelli  Vassallo.

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