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La Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a 8 anni di reclusione per Antonio Riccio, ritenuto responsabile dell’omicidio di Rita Granata, la giovane di 27 anni che la notte del 5 maggio 2024 alle 4.15, fu investita e uccisa sulle strisce pedonali in via Leopardi, nel quartiere di Fuorigrotta mentre stava rientrando a casa. Secondo quanto emerse dalle indagini della Polizia Locale di Napoli, l’imputato, tuttora detenuto agli arresti domiciliari, travolse la giovane sotto l’effetto di alcool e droga. L’uomo si allontanò senza prestare soccorso, tornando sul luogo dell’incidente solo alcune ore più tardi.
Rita Granata, in condizioni critiche, fu trasportata inizialmente all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta e successivamente trasferita d’urgenza a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, dove morì l’8 maggio, dopo tre giorni di ricovero.
L’imputato, alla fine dello scorso novembre, venne condannato al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.
I genitori della vittima dal giorno dell’incidente hanno sempre chiesto “giustizia per Rita” e che il responsabile “sconti effettivamente la sua pena”.