Palazzo Fienga, a Torre Annunziata, va abbattuto.

L’immobile confiscato non è un semplice palazzone ma è stato per anni roccaforte del clan Gionta di Torre Annunziata, nato negli anni ’80 e diventato una delle cosche più potenti della Campania. Nel 2020 era stato deciso che sarebbe diventato la sede di presìdi ed uffici delle Forze di Polizia: l’idea di creare una sorta di “cittadella della legalità”, una presenza forte e indiscutibile dello Stato in un luogo dove la presenza dello Stato era stata per troppo tempo in discussione. Ora il cambio di rotta: ad opporsi a questo progetto di destinazione il deputato dei 5stelle Orfeo Mazzella, nativo di Torre Annunziata, ma dai commissari della città. I problemi sono legati ai costi, ma anche alle lungaggini burocratiche che da anni stanno rallentando il progetto. La volontà dunque è quella di creare spazi verdi, parcheggi, luoghi vivibili dove incontrarsi: l’ idea è che quell’edificio venga abbattuto, che venga cancellato per sempre. Una demolizione «che avrebbe una forza simbolica ancora maggiore del riutilizzo. Infatti, in quella zona c’è il porto, ci sono gli Scavi di Oplonti, e la volontà sarebbe quella di utilizzare quelle aree in chiave turistica. I commissari della città sono sicuri: “Torre Annunziata ha bisogno di vivibilità sarebbe questa la vera vittoria dello Stato”.

DiRedazione

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