Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, ha annunciato un concerto evento al Teatro Grande di Pompei il 24 luglio.

Una storia che si ripete e che rievoca il legame tra i Pink Floyd e Pompei nato con lo storico concerto documentario che la band registrò nell’Anfiteatro Romano nell’ottobre del 1971. L’idea nacque quando nell’estate 1971, il regista Adrian Maben si recò in vacanza in Italia con la fidanzata e, nel tentativo di recuperare il suo passaporto che credeva aver smarrito durante una visita alle rovine di Pompei, tornò al crepuscolo nell’antico anfiteatro e lo ritenne una location perfetta per filmare la band in azione. Il documentario dalla durata di 60 minuti fu presentato all’Edimburgh Film Festival nel giugno 1972. La nuova versione del film, allungata a circa 80 minuti, uscì nell’agosto del 1974, quando The Dark Side of the Moon, uno degli album più influenti, rivoluzionari e di successo nell’intera storia del rock, pubblicato il 1° marzo 1973 e che quindi ha appena festeggiato i 50 anni di uscita, era già balzato in testa a tutte le classifiche. Dunque, dopo il ritorno di David Gilmour a Pompei con i suoi due concerti del 2016, toccherà ad un altro membro fondatore dei Pink Floyd tornarci. L’evento del supergruppo Nick Mason’s Saucerful of secrets che il batterista ha formato nel 2018, insieme ad altri musicisti di storiche band con l’obiettivo di suonare le prime canzoni dei Pink Floyd. Mason ha chiarito che il gruppo non è una tribute band, ma che attraverso questi concerti vuole “catturare lo spirito dell’epoca” e trasmetterlo al pubblico. L’evento si aggiunge ad altri 5 concerti estivi: il 19 luglio Vicenza, 20 luglio Palmanova, 21 luglio Cattolica, 23 luglio Matera, 26 luglio Gardone Riviera.

DiRedazione

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