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Rinviata l’udienza sull’estradizione al prossimo 28 febbraio.

Questa la decisione della Corte di Appello di Napoli che questa mattina ha accolto le richieste formulate dai legali dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, indagato dalla procura generale belga per corruzione, riciclaggio e organizzazione criminale nell’ambito dell’inchiesta Qatargate.

L’ex eurodeputato partenopeo, sospeso dal Pd, venerdì scorso era stato arrestato e dopo aver passato una notte nel carcere di Poggioreale, da sabato è ai domiciliari nella sua abitazione napoletano nel quartiere del Vomero.

L’accusa è quella di aver ricevuto soldi in cambio di sostegno ai governi di Marocco e Qatar all’interno del Parlamento europeo. La Corte di Appello di Napoli aveva già confermato l’arresto chiesto dal mandato europeo belga ma oggi si è pronunciata sulla richiesta di estradizione avanzata dalla magistratura di Bruxelles, cui i legali di Cozzolino si sono opposti.

Due settimane di rinvio. I giudici hanno accolto la richiesta della difesa di Cozzolino fondata su due punti: la richiesta di integrazione probatoria, per capire quali sono gli atti alla base dell’arresto scattato venerdì scorso dalla Autorità giudiziaria belga; ma anche per fare una verifica sulle condizioni delle carceri in Belgio, gli avvocati hanno chiesto rassicurazioni circa la struttura carceraria che dovrà eventualmente ospitare il politico partenopeo portatore di una patologia cardiaca documentata.

Presente in aula, Cozzolino non ha rilasciato dichiarazioni, verrà ascoltato dai giudici il prossimo 28 febbraio.

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