Si preannunciano tempi più duri per i percettori del reddito di cittadinanza che andrà definitivamente in pensione il prossimo 31 dicembre.

In arrivo un nuovo provvedimento, formato da 43 articoli, contenuto in una bozza del decreto “Lavoro” che sarà esaminata in uno dei prossimi Consigli dei ministri.IL nuovo sussidio che si chiamerà “Garanzia per l’inclusione”, prevede un assegno di 500 euro al mese per i “non occupabili” più altri 280 euro per l’affitto. In programma anche un aiuto di 350 euro mensili per un altro anno, a chi si trova in età lavorativa. Il beneficio economico sarà riconosciuto ai nuclei familiari che al loro interno hanno un disabile, dei minori o un sessantenne.

Per poter accedere al nuovo assegno, bisognerà avere un Isee inferiore a 7.200 euro, e un reddito familiare non superiore a 6.000 euro. Non si potrà possedere un patrimonio immobiliare ai fini Imu di valore superiore a 150 mila euro (esclusa la prima casa) e conti in banca maggiori di 10 mila euro. Il beneficio economico che sarà riconosciuto ai “non occupabili” sarà di 6.000 euro l’anno (500 euro al mese) A queste somme andranno aggiunti altri 3.360 euro per l’affitto. L’assegno sarà pagato ogni mese per 18 mesi, poi è previsto un mese di sospensione prima che i versamenti ricomincino. Il beneficio sarà pagato dall’Inps.
Gli eventuali “furbetti” del nuovo Reddito saranno puniti con la reclusione da 2 a 6 anni.

Previsti anche sgravi fiscali per le aziende che assumono a tempo indeterminato o mediante contratto di apprendistato un percettore della “Garanzia per l’inclusione”.

DiRedazione

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