Il governo fa marcia indietro sui saldi tutto l’anno.  Infatti la misura che stata inserita nella bozza del disegno di legge sulla Concorrenza non è stato portato in preconsiglio nella giornata di oggi.  

Lo stop  avrebbe come obbiettivo quello di svolgere un preventivo confronto sul tema con le associazioni di categoria e con le Regioni.

 “Le vendite di fine stagione sono un evento utile ai consumatori e alle piccole imprese del commercio, dal valore di circa 8 miliardi di euro l’anno. Cancellarli avvantaggerebbe solo le attività di dimensioni maggiori, dalla Grande Distribuzione alle piattaforme on line, che hanno la possibilità di investire somme cospicue nella promozione” la posizione di confesercenti.

La precedente bozza apportava una serie di novità sul versante “commercio”. Quella principale sottraeva alle Regioni la disciplina dei periodi e della durata dei saldi e delle vendite di liquidazione, che dovrebbero diventare dunque liberi. In altri termini, le vendite promozionali potevano essere liberate da paletti e date ed essere organizzate anche a ridosso dei saldi. Insomma, l’obiettivo sembrava essere quello di garantire una sorta di “saldi tutto l’anno”. Ora, però, tutto si ferma in attesa del confronto con associazioni di categoria e Regioni.

In stand by anche l’annosa questione degli ambulanti. Nella bozza si tentava, per adempiere agli obblighi europei, di normare anche questo campo del commercio. Lo stop inciderà anche su questo versante, sul quale però il governo legiferare in tempi brevi.

DiRedazione

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