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Mister Paulo Sousa detta le regole, e tra queste c’è il divertimento. Chi gioca a calcio si diverte, ha detto ai suoi uomini, altrimenti se ne possono andare

Volti tristi e seri all’allenamento della Salernitana. Una situazione che non è piaciuta al mister che ha nuovamente radunato a centro campo il gruppo per fare una tirata d’orecchie generale: ci si allena con il volto sorridente perché ti piace farlo, ha dichiarato, e non con il volto triste. Se c’è qualche problema, quella è la porta. E così il tecnico portoghese si è scontrato con l’altro problema che da sempre affligge lo spogliatoio granata: la depressione.

Anche Franck Ribéry aveva notato questo atteggiamento a piangersi addosso che avevano i granata e molto spesso lui, il nonnino del gruppo, aveva mostrato di essere più in forze e psicologicamente più avanti di tutto il gruppo. Mentalità vincente, altrimenti, non si va da nessuna parte. Ma non sempre i giovani lo hanno seguito e, soprattutto, capito.

Ora è arrivato Paulo Sousa che gli ripete le stesse cose: ma vuoi vedere che il numero sette francese aveva ragione? Certo è che questa squadra da sempre ha problemi legati al carattere: in tempi non sospetti, diversi anni fa, il sornione Fabiani fece giungere addirittura un motivatore per togliere il broncio dalla faccia dei giocatori. Sousa, invece, non perde tempo: chi ha problemi può andare via. Occorre avere gente convinta con cui lavorare, perché il tempo ormai è poco.

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