Chi ha perso il reddito di cittadinanza è oggi tra i nuovi poveri. Dalla Caritas di Napoli raccontano di un numero crescente di richieste di aiuto da quando il sussidio è stato sospeso  nei mesi scorsi e adesso con l’ulteriore taglio si attende una nuova ondata di richieste. Il reddito di cittadinanza terminerà del tutto il prossimo 31 dicembre e dal 2024 sarà sostituito dal nuovo assegno di inclusione, ma già a partire da questo mese di agosto, il sussidio è stato del tutto cancellato per le famiglie senza minori, disabili o over 60 a carico cosa che sta già creando disagi e rabbia. Da un lato ci sono le proteste dei 22mila esclusi  tra Napoli e povincia, dall’altro  anche  i percettori non sanno più come muoversi e le istituzioni locali non sono ancora in grado di dare risposte. Il problema è valutare le fragilità degli occupabili per capire chi ha ancora diritto al reddito ma mancano le linee guida che gli enti dovrebbero seguire. E così è iniziato il rimpallo di responsabilità tra i servizi sociali dei Comuni e i centri per l’impiego regionali. “Bisogna chiarire chi deve fare cosa” dice il sindaco Manfredi ben consapevole dell’importanza di evitare lo scontro tra istituzioni locali e governo per non alzare la tensione sociale.

DiRedazione

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