Due persone sono state arrestate dai carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata perchè ritenute i mandati dell’omicidio di Liberato Ascione, ucciso nel 2004 nell’ambito della faida tra i clan Gionta e Limelli – Vangone per assicurarsi il predominio sul territorio di Torre Annunziata (Napoli).

I reati contestati sono, a vario titolo, di concorso in omicidio e del connesso reato in materia di armi, aggravati dal cosiddetto metodo mafioso. Gli autori materiali dell’omicidio di Ascione sono stati già condannati. Le misure cautelari in carcere del gip di Napoli Linda Comella riguardano Vincenzo Pisacane, 65 anni, il contabile del clan camorristico dei Gionta, e Francesco Casillo, 49 anni, boss di Boscoreale (Napoli). Ad eseguire l’omicidio furono invece Vincenzo Saurro, Giovanni Iapicca, Michele Palumbo e Aniello Nasto. La sentenza di morte nei confronti di Ascione, affiliato al clan Limelli, venne emessa per debiti di droga non onorati e anche perché ritenuto responsabile della morte di Luigi Casillo, fratello di Francesco.

DiRedazione

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