CARABINIERI MACCHINA

Bombe nel salernitano, nel mirino i sindaci. È una notte di terrore a Castel san Giorgio, dove venerdì scorso all’una e venti di notte è stato esploso un ordigno. Il boato è stato sentito in tutta la contrada  e ha fatto ingenti danni ad un palazzo.

L’ordigno ha divelto il portone dello stabile a tre piani, fatto schizzare due tombini in aria, e distrutto completamente una cassetta postale. Ma al di là dello spavento dei residenti e dei danni alle cose a far paura è il fatto che l’attentato era mirato.  In quella palazzina infatti abita con i suoi familiari Paola Lanzara, sindaco del paese.

Secondo gli inquirenti, i carabinieri della tenenza di mercato san Severino, sotto la guida dell’antimafia di Salerno, sarebbe proprio lei la vittima designata dell’agguato. Un episodio che si colloca a meno di 24 ore da un altro attentato, quello di Roccapiemonte, dove la vittima era nuovamente il primo cittadino, Carmine Pagano.

Per la procura di salerno, retta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, le due esplosioni potrebbero essere collegate e la finalità sarebbe quella intimidatoria, ma per il momento sono soltanto ipotesi. Un elemento fondamentale per la ricostruzione dell’accaduto potrebbe arrivare già nelle prossime ore grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza.

“Non mi lascio intimidire” le parole della sindaca, mentre da parte delle istituzioni e sui social fioccano i messaggi di solidarietà

DiRedazione

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