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Dopo la guerriglia urbana,  con il centro storico sotto scacco degli ultrà dell’Eintracht Francoforte, arrivano i primi provvedimenti

Dopo la guerriglia urbana,  con il centro storico sotto scacco degli ultrà dell’Eintracht Francoforte, arrivano i primi provvedimenti. Uno dei 5 tifosi del Napoli fermati in quanto coinvolti negli scontri con quelli tedeschi in occasione del match di Champions League di mercoledì scorso è stato condannato a due anni e sei mesi perché resosi protagonista del lancio di pietre contro due bus che trasportavano i tifosi dell’Eintracht. Si tratta di 32enne, giudicato con rito direttissimo, per il quale il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Convalidato l’arresto anche per altri 5 ultras di cui due del Napoli. Domiciliari per uno di quest’ultimi mentre restano in carcere l’altro tifoso napoletano e i tre tedeschi.

Solo per un ultras del Napoli  il Gip ha escluso la gravità indiziaria, ragion per la quale nei suoi confronti non è stata disposta alcuna misura cautelare. Inoltre, il Questore di Napoli ha disposto il Daspo, della durata di tre anni, nei confronti di altrettanti tifosi tedeschi, tra i 21 e i 38 anni, per aver partecipato a un corteo non autorizzato “mettendo in pericolo la sicurezza pubblica e creando turbative per l’ordine pubblico”. Le indagini, svolte dalla Digos con l’ausilio delle immagini registrate dalla Polizia scientifica, che hanno portato all’identificazione dei cinque proseguiranno nei prossimi giorni.

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