Quarantuno aggressioni sul personale sanitario tra Napoli e provincia nel 2023 e l’anno deve ancora concludersi. Non si arresta l’escalation di violenza ai danni dei camici bianchi. Il 50% dei casi registrati coinvolge medici del 118. L’ultima aggressione segnalata risale a due giorni fa quando all’ospedale San Paolo è stata distrutta una ambulanza. L’assalto al mezzo del 118 era lo sfogo di un parente per la perdita del congiunto. I sanitari rinchiusisi all’interno del veicolo erano totalmente estranei ai fatti. La presenza della polizia all’interno degli ospedali è importante ma non basta spiegano dalla pagina fb di Nessuno Tocchi Ippocrate, associazione guidata da Manuel Ruggiero che monitora le aggressioni sul territorio e le condizioni di lavoro dei sanitari. Dall’associazione si sottolinea la necessità di mettere in campo altri strumenti. Le telecamere al momento sono state installate solo sulle ambulanze di Napoli mentre le bodycam, ossia gli occhi elettronici da installare sul personale, non sono mai arrivate. Inoltre spiega Ruggiero sarebbe utile prevedere una segnalazione automatica alla polizia quando dalla telefonata in centrale si evince agitazione da parte dell’interlocutore. Migliorare le condizioni di lavoro dei sanitari garantendo la loro sicurezza in servizio servirebbe anche a frenare la continua emorragia di medici.

DiRedazione

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