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Ha tentato il suicidio Stefano Addeo, il professore di Marigliano di 56 anni, autore del post pubblicato su Facebook con il quale ha rivolto parole d’odio alla figlia della premier Giorgia Meloni a cui ha augurato di morire come Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola uccisa dall’ex fidanzato. Prima di ingerire una forte dose di medicinali ha avvertito la dirigente scolastica dell’istituto Enrico Medi di Cicciano dove insegna e la donna ha subito avvertito i carabinieri che sono accorsi nell’abitazione del professore, trasportandolo all’ ospedale di Nola.

Il docente ha dichiarato di non avere retto “all’accanimento mediatico” di cui è stato oggetto “Ho commesso un errore, ma non dovevo essere crocifisso in questo modo, mi hanno linciato. Ho chiesto scusa, non ce l’ho fatta”.

Il professore aveva inviato un messaggio anche alla premier, sottolineando che “Non c’era giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità, anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore. “Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi” questa la richiesta del docente di Marigliano, Da Palazzo Chigi subito il via libera per incontrarlo. Intanto Addeo rischia il licenziamento.