Tuffi vietati sul Lungomare

Non si può dire che fare il bagno a mare a Napoli sia proprio una delle cose più semplici, eppure sembrerebbe così paradossale

Non si può dire che fare il bagno a mare a Napoli sia proprio una delle cose più semplici, eppure sembrerebbe così paradossale. Una città dove solo il lungomare Caracciolo è lungo circa 4 km trovare una spiaggia dove fare il bagno diventa esercizio assai complicato. Secondo le ultime analisi ARPAC, le acque del mare di Napoli sono eccellenti,  a Rotonda Diaz e Posillipo fare un tuffo è assolutamente permesso, situazione assai diversa invece nella zona di Castel dell’Ovo e a Marechiaro. Nel primo caso la balneazione è stata temporaneamente vietata mentre nel secondo solo sconsigliata, e già qui negli avventori si creano i primi dubbi su quale sia la differenza tra vietata e sconsigliata.

Il motivo di tali misure, come spiegato dall’assessore Edoardo Cosenza, è da ritrovarsi nelle analisi delle acque, che vengono effettuate a cadenza regolare, che hanno evidenziato dei livelli non a norma. La causa? Probabilmente scarichi non previsti provenienti da terra o dalle numerose imbarcazioni presenti in rada o ancora le piogge dei giorni scorsi o correnti sfavorevoli.  La speranza, alimentata anche dalle parole dell’assessore Cosenza che ha reso noto come ABC non abbia riscontrato problematiche persistenti e che le analisi verranno a stretto giro ripetute, è che quanto prima l’emergenza possa rientrare e le recinzioni rimosse anche se in molti hanno trovato comunque il modo di ignorare il divieto.

DiRedazione

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